L’Italia conquista la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre maschile superando la Danimarca nella sfida decisiva. Il quartetto azzurro vince ancora in rimonta, con Filippo Ganna fenomenale per chiudere il gap sugli avversari e condurre la squadra a un trionfo storico, con tanto di nuovo record del mondo
Una gara da favola. L’IZU Velodrome si trasforma nel teatro dei sogni azzurri, con il quartetto dell’inseguimento a squadre protagonista di un oro storico: Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Francesco Lamon battono la Danimarca campione del mondo e riportano l’Italia del ciclismo su pista al trionfo olimpico dopo 61 anni. Una gara che ha tante similitudini con il turno precedente: la vittoria in rimonta, il nuovo record del mondo e per finire la debordante superiorità di Ganna nel finale. La squadra del CT Marco Villa parte più forte e al secondo chilometro è in testa di un decimo sugli scandinavi. Che però accelerano, mettendo sempre più “luce” tra sé e gli azzurri. Prima dell’ultimo cambio in testa, l’Italia paga oltre otto decimi. Ma non è finita, ovviamente. Perché Filippo da Verbania va al comando e con una progressione straordinaria trascina i compagni al trionfo.
RIMONTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! OROOOOOOOOOOOOOO! RECORD DEL MONDOOOOOOOOO! CI PRENDIAMO TUTTO! 🥇
Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan STRAORDINARIIIIIIII!#ItaliaTeam | #StuporMundi | #Tokyo2020 pic.twitter.com/vhYwNJ9uqK
— ItaliaTeam (@ItaliaTeam_it) August 4, 2021