L’AX Armani Exchange Milano incappa nella terza sconfitta casalinga consecutiva arrendendosi alla capolista CSKA Mosca per 91-87 in overtime. Brillano gli ex: Mike James realizza 20 punti con 11 assist, mentre Daniel Hackett ne aggiunge 19 con due triple decisive nel prolungamento. Il CSKA domina a rimbalzo 60-33, con 30 offensivi e 16 del solo Milutinov
Milano si arrende alla capolista incassando la terza sconfitta casalinga consecutiva dopo quelle con Panathinaikos e Baskonia, una mini-striscia negativa che vanifica parzialmente le imprese di Istanbul e Tel Aviv, ma nonostante la zona playoff conservata con record positivo, stride il modo sinistramente simile con cui sono maturati questi stessi ko, evidenziando lacune di chilogrammi e centimetri in area su cui il CSKA, in particolare, ha potuto banchettare come nessun’altra squadra nella storia. La battaglia dominata a rimbalzo 60-33 racchiude due record ogni epoca: i 30 offensivi di squadra e i 16 individuali in attacco di Nikola Milutinov, 9 dei quali in un primo tempo in cui aveva già superato il proprio career-high.
La partita vive e muore sulla superiorità del CSKA in vernice e le tonnellate di extra-possessi generati in una serata con scarso peso del tiro da fuori: i russi si fermano a 11/36 risollevando parzialmente le percentuali nel finale, mentre Milano si adegua al gelo della recente nevicata sparacchiando un modesto 5/23, con la prima tripla arrivata soltanto a terzo quarto abbondante. Cavalcando la superiorità di Nikola Milutinov, e le spingardate di un silente ma efficace Johannes Voigtmann, il CSKA costruisce un primo break verso la fine del secondo periodo nonostante la pregevole staffetta Delaney-Shields su Mike James, ingarbugliato in un primo tempo di scarsa efficacia. I roll di Kyle Hines e qualche genialata di Sergio Rodriguez dalla panchina permettono all’Olimpia di restare in scia all’intervallo lungo e, quando finalmente anche le mani di Kevin Punter cominciano a scaldarsi nell’aria fredda del Forum, Milano aggancia a quota 48 e sorpassa con Gigi Datome, cavalcato inizialmente in un quintetto inedito ma poi tenuto a riposo per privilegiare un assetto più atletico e mobile.
Nel momento del bisogno, Mike James si accende. Caracollando davanti alle ottime difese di Shields e Delaney, crea dal palleggio per se stesso e per i compagni, accendendo un quarto periodo di grande equilibrio e spettacolarità, spalleggiato da un ottimo Hackett, letale su ogni possesso cruciale. Zach LeDay risponde colpo su colpo, ammassando grandi numeri anche in lunetta, ma i cinque falli spesi da Kaleb Tarczewski continuano a tenere Milano in una situazione di netta inferiorità in area, nonostante le analoghe penalità che non permettono al CSKA di appoggiarsi a lungo su Toko Shengelia. James e Hines sprecano le chance per chiudere in lunetta nei secondi conclusivi, e nel prolungamento, come detto, è il cinismo di Hackett a condannare un’Olimpia ancora sofferente in area e tradita da un paio di brutte letture di un nervoso Malcolm Delaney. Finisce male, in modo strano e con qualche remora. D’altronde, sarebbe bastato un solo pallone schizzato a rimbalzo in maniera differente per poter parlare, adesso, di un’altra partita.
A|X Armani Exchange Milano – CSKA Mosca 87-91
(17-17, 26-22, 25-20, 22-21, 7-11)
Olimpia Milano: LeDay 21, Punter 17, Delaney 14, Shields 13, Hines 11, Datome 4, Rodriguez 4, Brooks 2, Tarczewski 1. All. Messina.
CSKA Mosca: James 20, Hackett 19, Milutinov 17, Voigtmann 13, Shengelia 8, Hilliard 7, Strelnieks 3, Bolomboy 2, Kurbanov 2. All. Itoudis.
WHAT A NIGHT 😱 / Завершаем год непростой победой над @OlimpiaMI1936 в овертайме 😱
📊@TheNatural_05: 20 очков, 11 передач, 4 подбора
Дани Хэкетт: 19 очков, 5 подборов, 2 передачи
Никола Милутинов: 17 очков, 19 подборов#CSKAbasket pic.twitter.com/w3GzJmJ4OB— CSKA Moscow (@cskabasket) December 30, 2020