Gianmarco Tamberi fa la storia dello sport italiano salendo sul gradino più alto del podio: è il primo atleta della storia del salto italiano a riuscirci in ambito maschile, primo di sempre ad andare a medaglia. Finale stellare con memorabile vittoria ex aequo con l’amico-rivale Mutaz Essa Barshim
Gianmarco Tamberi fa la storia dello sport italiano salendo sul gradino più alto del podio: è il primo atleta della storia del salto in alto italiano a riuscirci in ambito maschile, primo di sempre ad andare a medaglia. Finale stellare con memorabile vittoria ex aequo con l’amico-rivale Mutaz Essa Barshim, qatarino. Le scelta è spettata agli atleti che, dopo una situazione di perfetta parità dopo i tre errori a 2.39, hanno deciso di condividere la medaglia d’oro. Bronzo al campione europeo dei 60 metri indoor Nedasekau.
Glielo doveva a Gimbo, il destino. Gli doveva tutto questo. E allora l’immagine più iconica di questa stellare del salto in alto maschile è quel gesso posato in pedana – il suo gesso – al momento dei salti a 2.39, la misura che gli valse il record italiano a Montecarlo nella maledetta sera dell’infortunio alla caviglia che gli era costato la partecipazione ai Giochi di Rio 2016.
Cinque anni più tardi Gimbo si è ripreso tutto ciò che gli era stato tolto con gli interessi dopo una preparazione ai Giochi a dir poco accidentata. Ma lui sottotraccia lavorava solo in funzione dell’obiettivo, sacrificando tutto il resto, solo per arrivare a questo, un traguardo tremendamente meritato. Nell’esaltazione più totale le altre due diapositive da album dei ricordi sono le lacrime di Tamberi dopo la proclamazione e l’abbraccio con Marcell Jacobs dopo l’oro a sua volta conquistato.
Questa volta sono lacrime di gioia. 💙
Gianmarco Tamberi è campione olimpico, la storia è scritta! #ItaliaTeam | #StuporMundi | @atleticaitalia | #Tokyo2020 pic.twitter.com/RieZAPV6om
— ItaliaTeam (@ItaliaTeam_it) August 1, 2021